FISICA POLITICA CUCINA
23.VII.22
È una roba di fisica, cinematica, dinamica. Se un corpo viaggia con una certa velocità con una certa traiettoria in un certo mezzo (l'aria, l'acqua, sul piano solido, il vuoto) e a un certo punto si trova un ostacolo davanti a una certa distanza, se quando se ne accorge avrà ormai superato una certa soglia minima che lo separa dall'ostacolo, allora non ci sarà più nessuna manovra possibile che lo salverà dall'impatto, né una virata né una frenata né le due cose insieme. Niente.
Esattamente così avvenne per il Titanic.
In simili casi, l'unico modo per ridurre i danni a quel corpo che sta per impattare sull'ostacolo, è non già cercare di evitare la collisione bensì agire da subito come se sia già avvenuta.
Così nella politica italiana oggi. Bisogna dirsi che la destra ha già vinto le elezioni del 25 settembre 2022. Solo così chi è di sinistra può ridurre i danni conseguenti da ciò; ossia deve fin da ora fare ciò che farebbe all'indomani del voto.
Cosa farebbe il 26 settembre?
Prevedibilmente chi è di sinistra, ed ha provato invano ad evitare la batosta, direbbe che si è sbagliato nel cercare di mettere insieme tutto e il contrario di tutto allo scopo di battere la destra; che una coalizione da Brunetta a Speranza passando per Draghi, col senno di poi, non poteva convincere gli elettori; e che ora la cosa più seria da fare è ricostruire un'identità, ognuno coi propri affini e basta, e con le poche forze uscite da urne severe cominciare un cammino di opposizione di sinistra senza fraintesi.
È una roba di fisica e di politica insieme.
Io dico: fate conto che l'iceberg l'abbiamo preso in pieno, anche se al momento sembra quasi lontano; cioè: la destra ha già vinto, purtroppo. E quindi: fate subito quel che fareste solo ormai dopo il disastro. Cioè niente accozzaglie, la sinistra stia con la sinistra, e soprattutto faccia la sinistra, già a partire da questa campagna elettorale: nei programmi, nei candidati, negli apparentamenti.
Avremo guadagnato tanto, così, da ogni punto di vista; è provato se non scientificamente, almeno controprovato storicamente da un quindicennio.
E il cammino, lungo, di opposizione di sinistra partirà su basi significativamente più forti: le urne non saranno altrettanto severe, con ritrovate chiarezza e serietà, e ci saranno alcuni anni per lavorare, per portare in salvo il Paese dal naufragio già accaduto in ogni caso.
Però è anche una roba di cucina domestica, se permettete. Infatti, perché una cosa come questa - che la sinistra faccia la sinistra fin da subito - possa davvero capitare, prima di tutto occorre farne un'altra: prendere la tovaglia per i quattro angoli, andare di là e sgrullarla forte sul secchio dell'indifferenziata; poi tornare sul tavolo, stenderla bene e apparecchiare di nuovo col meglio che c'è in casa.
Ed è proprio questo che non si riesce a fare da tanto, troppo tempo.
Ma temo che anche stavolta gli avanzi, i cartocci sporchi, le bucce ammalvite, le briciole e croste, non lasceranno il campo a niente di buono, a nessuno di pulito.
Paolo Andreozzi