LA COSA
Paolo Andreozzi 21.IX.22
"300.000 riservisti mobilitati e armi nucleari tattiche pronte all'uso."
Putin vuole scatenare la Terza Guerra Mondiale, cioè la Guerra Termonucleare Globale.
Noi, uomini e donne di buona volontà, retto pensiero e azioni conseguenti, che facciamo?
C'è una scena di La cosa di John Carpenter (1982) che fa al caso nostro. Purtroppo.
In un piccolo gruppo di persone costrette a vivere gomito a gomito c'è un feroce killer alieno, capace di incarnarsi nell'aspetto di uno qualunque tra i suoi membri (dopo averlo fatto fuori e averne nascosti i resti).
Passate varie e terribili vicende, tutti i superstiti si trovano vincolati spalla a spalla in uno spazio ristrettissimo; tra loro anche il mostro, camuffato da umano. Un certo esperimento lo farà scoprire; ma nello stesso istante quelli che sono più vicini a lui, impossibilitati a scappare e mettersi in salvo, potranno esserne uccisi, straziati orrendamente.
Quarant'anni dopo aver visto quel film inquietante, oggi credo di sapere come si sentissero i protagonisti della scena.
Anche noi, popoli del mondo (e di Europa in prima battuta), siamo un gruppo in uno spazio senza via di fuga; anche tra noi c'è un killer apparentemte inarrestabile, ma chi è lo sappiamo; e pure noi proprio adesso siamo legati tra tutti e anche al mostro, in modo tale che il suo accesso imminente di folle ira violenta ci colpirà sicuro, senza che sappiamo chi per primo.
L'esperimento che lo ha rivelato è stata la resistenza ucraina con la manforte data da tanti di noi al popolo aggredito. Ma che Putin (col suo sistema di potere) sia l'alieno assassino, questo non lo determina il fatto che qualcuno gli resista o controbatta: è la sua natura dall'origine, da qualcuno denunciata sostanzialmente invano.
Forse avremmo potuto lasciarlo cibarsi indisturbato, dei primi malcapitati sulla sua strada di espansione; avremmo forse dovuto girarci verso un'altra zona del nostro spazio comune (che però è chiuso e senza uscita: è la Terra). Ma gli ucraini e la nostra coscienza, insieme, hanno condotto a questo qui e ora. Purtroppo. O per fortuna?
Fatto sta che è qui che ci troviamo ora, legati tra noi col mostro in mezzo, che sta per trasformarsi ancora e palesarsi completamente.
Sta per succedere.
Dobbiamo pensare veloci, avere molto coraggio e molta forza, e tutto l'amore che ci resta; e sperare che per una volta la Storia vada avanti meno tragicamente di quel film, la cui fine notoriamente non è lieta (o quantomeno è ambigua).