REQUIEM POLITICO
Paolo Andreozzi 20.XII.22
PD: il crollo sembra davvero inarrestabile; sia per il responso costante dei sondaggi, sia a vedere il comportamento degli altri attori d'area (in senso lato) ossia Conte-Grillo da una parte e Calenda-Renzi dall'altra, e ormai anche la sinistra di Fratoianni-Bonelli, i quali appena possono non solo si smarcano dal PD ma gli tirano vere e proprie secchiate di cacca per segnare dinanzi all'opinione pubblica la loro distanza, e sia da ultimo i ricatti delle componenti interne (specialmente gli ex-Margherita, detto infine da Castagnetti) che annunciano defezioni, diaspore e scissioni semmai il PD provasse davvero a cambiare sostanza e forma.
E l'opinione pubblica sembra premiarli proprio per questo, tutti quelli che si divertono al tiro al piccione contro il PD; specie adesso che lo scandalo gravissimo della corruzione qatariota e marocchina in Europarlamento avvolge esponenti del PD (dell'area più a sinistra, addirittura: gli ex anti-renziani di Art.1), fino al collo, agli occhi!
Il fatto è che il PD dà l'impressione di essere, per sua colpa o suo malgrado, ormai come una persona che nessuno vuole davvero aver più vicino, come se portasse male o puzzasse irreparabilmente.
Insomma, se qualcosa o qualcuno all'interno del PD vuole salvarsi dal tracollo, e mettersi a disposizione del Paese (penso a Elly Schlein ovviamente), ha solo due strade: uscirne subito e creare il nuovo fuori, oppure scalare il partito congressualmente col programma di cambiare tutto, anche il nome, e poi però farlo davvero, con chi ci sta e salutando tutti i prevedibili, preannunciati transfughi.
Ma per l'evidente resistenza interna, l'inerzia di una macchina pesante e vischiosa come il PD, se fossi io davanti a questo bivio sceglierei la prima strada, pur difficilissima, piuttosto che l'altra, la quale davvero è come voler impedire la catastrofe a un autotreno in bilico sul burrone solo cambiando di posto a sedere.
È evidente, da fin troppi segnali reperibili da chiunque scorrendo semplicemente la cronaca politica (ultimo il clamoroso flop della "grande" manifestazione del PD contro manovra e governo): le altre forze politiche e in generale il clima mediatico e pubblico considerano ormai il PD una carcassa da spolpare, nella migliore delle ipotesi, o solo un c'era una volta: "ti ricordi il Nazareno?"; col risultato pratico che sempre più il PD avrà paura di dichiarare perfino l'ovvio, come che il quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma di quelli costruiti sui cateti, nel terrore di perdere viepiú consensi!
La morte politica in vita, lo zombismo tout court.